... l'amor che move il sole e l'altre stelle [Dante - Paradiso XXXIII, 145]

Influenza.. di cosa si tratta?

influenza

Benché  le temperature siano ancora sorprendentemente miti, come ogni anno con l’arrivo dell’autunno ci si  prepara ad affrontare l’ondata di influenza stagionale. Secondo gli esperti, per la stagione 2017-2018 sono previsti dai 4 ai 5 milioni di casi di influenza, sebbene un inverno particolarmente freddo potrebbe far aumentare il numero dei contagi. Si tratterà dunque di una stagione influenzale a media intensità, più o meno in linea con quella passata, il cui periodo epidemico è durato 12 settimane, con un picco di contagi registrato nell’ultima settimana del 2016.

Anche i virus responsabili dell’ influenza 2017-2018 saranno gli stessi che hanno caratterizzato la stagione passata, spiegano gli esperti, con l’aggiunta di due nuove varianti. Tra queste, particolare attenzione è stata riservata al virus H1N1 pdm 09, appartenente al ceppo di tipo A, il più virulento tra quelli che contagiano l’uomo, e quindi ritenuto particolarmente aggressivo.

Per quanto riguarda i sintomi, anche l’ influenza 2017-2018 sarà caratterizzata da febbre, accompagnata da brividi, sudorazione, dolori muscolari, spossatezza generale, mal di gola, tosse, naso che cola (rinorrea), mal di testa, inappetenza e, in alcuni casi, nausea, crampi addominali, vomito e diarrea. Tali sintomi si manifestano generalmente dopo un breve periodo di incubazione (da 1 a 4 giorni); caratterizzati da un esordio brusco ed improvviso. La febbre risulta particolarmente alta durante le prime 24 ore, protraendosi generalmente per 2 o 3 giorni. Per quanto riguarda invece gli altri sintomi, possono persistere fino a due settimane, con naso chiuso, tosse, e generale senso di affaticamento. Nel giro di 7 giorni dall’esordio dell’influenza, si tende comunque a considerare il paziente guarito.

Ricordiamo che l’influenza è una malattia virale che colpisce principalmente le vie respiratorie. Si trasmette per via aerea, mediante microscopiche goccioline di saliva che si diffondono nell’aria quando si tossisce, si starnutisce o si parla. Al fine di prevenire il contagio, il miglior consiglio è dunque quello evitare i luoghi affollati e contatti ravvicinati con eventuali famigliari ammalati. Una volta contratto il virus, bisognerà invece pazientare da 3 a 5 giorni prima di tornare a sentirsi meglio, concedendosi tanto riposo, avendo cura di restare ben idratati ed assumendo paracetamolo per tenere a bada la febbre.

Intanto è partita la raccolta delle segnalazioni (protocollo Influnet) dei casi segnalati dai medici di famiglia e dei pediatri, che proseguirà fino alla 17settimana del 2018 (domenica 29 aprile 2018) e permetterà agli organismi di controllo nazionali (principalmente l’Istituto Superiore di Sanità) di monitorare la stagione influenzale 2017-2018.

Ma come combatterla efficacemente?

Esiste una terapia omeopatica precisa per la prevenzione di raffreddori ed influenza. E’ molto importante, soprattutto per i più piccoli, per quelli che frequentano scuole ed asili, effettuare una terapia omeopatica per prevenire l’influenza.

La terapia omeopatica per la prevenzione delle malattie da raffreddamento deve essere effettuata ogni anno, già a partire dalla fine dell’estate, quindi a fine settembre o al massimo a novembre.

Inoltre, se viene effettuata ogni anno, questa terapia omeopatica, così come quella fitoterapica, produce nel nostro organismo una sorta di memoria e quindi gli anticorpi risultano più “preparati” negli anni successivi, con una crescente diminuzione della probabilità di ammalarsi.

Tra i rimedi principali che possiamo utilizzare, ricordiamo: Lisato di Anas barbariae, ma anche Aconitum Napellus, Belladonna, Staphylococcinum, Streptococcinum e Influenzinum.

Per non dimenticare tutti i rimedi che invece si possono utilizzare sull’acuto:

Aconitum napellus è il rimedio dei disturbi acuti che spesso compaiono dopo esposizione a vento freddo e secco. Cura le influenze che arrivano improvvisamente con brusco innalzamento della temperatura, solitamente nelle ore serali. Il viso è congesto e arrossato, la cute è secca, le pupille sono contratte. Il paziente ha una grande sete d’acqua fredda che è l’unica cosa che riesce a bere: qualsiasi alimento o liquido ingerito gli sembra amaro. L’influenza si presenta con dolori nevralgici acuti, bocca calda e secca,estremità fredde. È presente un forte stato ansioso legato alla repentinità dei sintomi. Il soggetto è fortemente agitato, ha paura della morte, cerca continuamente la compagnia.

Quando la febbre è elevata ed è presente un’abbondante sudorazione il rimedio indicato è Belladonna. Anche in questo caso la febbre è improvvisa, molto elevata. Il paziente ha una forte cefalea pulsante e martellante, fotofobia, pelle calda e arrossata. Non sopporta luce e rumori, peggiora con il movimento. Belladonna delira per la febbre, digrigna i denti, è fortemente agitato. Il rimedio è indicato soprattutto quando la forma influenzale è accompagnata da forte mal di gola senza presenza di pus, tonsille gonfie e arrossate, dolore alla deglutizione, senso di soffocamento legato alla secchezza della gola.

Eupatorium perfoliatum è uno dei più importanti rimedi utilizzati per l’influenza. Anche in questo caso l’esordio febbrile è brusco con febbre alta, specialmente tra le 7 e le 9 del mattino. Il paziente ha forti brividi, dolori acuti agli arti e alla schiena. La forma influenzale si manifesta con forte raffreddore con starnuti violenti, cefalea con dolore ai globi oculari, lacrimazione. È presente anche tosse secca e stizzosa, dolori e fastidi alla laringe, malessere generale, vomito di bile.

Un altro ottimo rimedio quando è presente febbre elevata è Nux vomica. Si utilizza quando il paziente è immobilizzato dal freddo, ha forti convulsioni febbrili, cefalea e fotofobia. Caratteristica peculiare è un raffreddore violento con starnuti e scolo nasale. La forma influenzale si manifesta anche con disturbi gastrointestinali con stipsi ostinata. Il paziente è iperattivo anche durante la malattia, irritabile, preoccupato per scadenze e impegni imminenti. Spesso ricorre a farmaci e stimolanti per ristabilirsi nel più breve tempo possibile.

C’è un altro importante rimedio che presenta sintomi gastrointestinali legati alla forma influenzale: Arsenicum album. Come nux vomica ha un forte raffreddore con scolo nasale ma l’esordio della febbre è più graduale. Tutti i sintomi peggiorano con il freddo e una chiave per la similitudine del rimedio è il bruciore. Il paziente arsenicum ha bruciori diffusi alla gola, alle congiuntive, allo stomaco. Ha nausea, vomito, dolori gastrici, diarrea acquosa. Il soggetto è debilitato, agitato, angosciato soprattutto di notte. La sindrome influenzale causa una forte prostrazione, infatti il rimedio aiuta a stimolare la ripresa.

Bryonia si utilizza quando i sintomi influenzali si presentano soprattutto dopo esposizione al vento freddo e umido. I dolori articolari sono talmente forti da costringere il paziente all’immobilità; le labbra sono rosse e gonfie, la deglutizione è difficoltosa, la tosse secca è violenta e provoca dolori forti al petto. È presente spesso la stipsi. Tutti i sintomi peggiorano con il movimento; una chiave del rimedio è la secchezza di tutto l’organismo (gola e mucose in particolare). Di solito l’esordio influenzale è graduale ma sintomi e malessere persistono per diversi giorni. Il paziente è irritabile, vuole stare solo e in silenzio, si rifiuta di parlare.

Apis si usa quando la febbre elevata è accompagnata da forte arrossamento della gola, con dolori di tipo pungente e senso di bruciore intenso. Il paziente non ha sete, c’è una diminuzione della diuresi e una forte prostrazione nervosa. La febbre è alta, nel corpo si alternano zone calde e zone fredde. Tutti i sintomi peggiorano con il calore e negli ambienti chiusi.

Esistono due rimedi molto utili quando i sintomi influenzali sono vaghi e indefiniti ma si prolungano per giorni debilitando molto il paziente:
Ferrum phosphoricum presenta sintomi generali come febbre più o meno elevata ad esordio lento, astenia marcata, sudorazione profusa, dolori muscolari. Questo rimedio è utile quando il soggetto accusa sintomi a carico della gola e della trachea, otiti e tonsilliti. La gola è gonfia e rossa. Ferrum ha le difese molto basse, lamenta estrema debolezza, soffre di epistassi e secrezioni nasali striate di sangue.
Gelsemium presenta dei sintomi simil-influenzali meno definiti. Il paziente è estremamente spossato, ha sonnolenza, febbre bassa e continua, vertigini, lentezza dei movimenti. Caratteristica tipica del rimedio è un’intensa cefalea occipitale e frontale che migliora urinando. Ha brividi di freddo, assenza di sete, tonsille infiammate, raffreddore con scolo acquoso. Gli arti inferiori sono pesanti, è presente dolore muscolare diffuso a tutto il corpo. La debolezza estrema (che può persistere per giorni) determina un rallentamento delle normali attività. Il paziente ha una ripresa lenta ed è soggetto a numerose ricadute, soprattutto se è turbato a livello emotivo da preoccupazioni, ansie, cattive notizie.