... l'amor che move il sole e l'altre stelle [Dante - Paradiso XXXIII, 145]

Lavanda..la regina degli oli essenziali!

Dopo aver parlato del re degli oli essenziali, il Tea Tree, parliamo ora delle caratteristiche della regina degli oli essenziali…la fantastica LAVANDA!

L’olio essenziale di lavanda è ricavato dalla Lavandula Angustifolia, una pianta della famiglia delle Labiate. Conosciuto per le sue numerose proprietà, è utile in caso di insonnia, dolori mestruali e cistite.

lavanda

La lavanda ha una storia che affonda le sue origini in un passato lontanissimo, la scoperta del suo luogo di origine rimane un mistero. Sembra che la lavanda provenisse dall’Arabia o dal Nord Africa.
La storia dell’uso della lavanda si perde nella notte dei tempi: già gli antichi Romani erano soliti profumare l’acqua del bagno con i suoi fiori ed è, infatti, dal latino “lavare” che deriva il suo nome. Si deve infatti ai Romani la diffusione della lavanda in Europa: essi la portavano ovunque andassero per avere sempre a disposizione scorte di olio di lavanda che usavano abbondantemente nell’acqua del bagno e nei saponi.
Gli antichi Greci la prescrivevano come terapia per problemi di gola, stitichezza e di respirazione.
Anche gli Egizi costruirono alambicchi per estrarre l’olio essenziale di lavanda che utilizzavano nel processo di mummificazione. Si racconta che quando gli archeologi aprirono la tomba di Tutankhamon, trovarono dei residui di fiori di lavanda all’interno del suo corpo, tra le varie erbe utilizzate per profumare il faraone.

Oltre a essere amata per le sue proprietà rinfrescanti e profumanti, Plinio il Vecchio la descrive come una delle erbe curative più utilizzate dell’epoca.
Nel Medioevo era utilizzata specialmente la Lavandola Stoechas con cui veniva preparato un medicinale chiamato Sticadore utilizzato per crampi intestinali, nausea, vomito e singhiozzo. Inoltre durante la notte di San Giovanni (il solstizio d’estate) nella quiete delle abbazie, i padri si dedicavano alla raccolta delle pianticelle prodigiose (chiamate erbe dei semplici), utili per curare i bisognosi, tra cui c’era proprio la LAVANDA! Mentre per maghe e stregoni era la notte dei Sabba, dei grandi fuochi, dove venivano arse le erbe per mettersi in contatto con le forze supreme; le ceneri e le foglie rimaste sarebbero servite per preparare componenti principali per le pozioni magiche. Nella notte del solstizio estivo, le streghe che praticavano la magia bianca offrivano alle proprie compagne un mazzetto di fiori come buon auspicio, mentre nei villaggi la popolazione timorosa metteva le spighette sulle soglie delle porte e delle finestre, per allontanare le fattucchiere con cattive intenzioni. Se avessero avuto l’ingenuità di avvicinarsi alle case protette, sarebbero state costrette a contare i filamenti delle foglie ed i fiori, ma ahimè, prima di finire la conta sarebbero state sorprese dall’aurora e costrette a fuggire.

LAVANDA (1)

Tradizionalmente, i fiori della spighetta di San Giovanni venivano usati dalle giovani spose per profumare il proprio corredo e preservare la biancheria dal pericolo delle tarme, lasciando un gradevole profumo; inoltre sembra che questa abitudine di inserire dei sacchettini di Lavanda nell’armadio avesse un significato più profondo: le sposine immature e timorose avrebbero affrontato le prestazioni sessuali del proprio marito, spesso molto più anziano, in modo più sereno e non traumatico. All’epoca dei matrimoni combinati alle giovani donne non restava altro che sperare d’avere un partner comprensivo e poco rozzo. Comunque la spighetta era un ottimo modo per rilassarsi e non lasciarsi prendere dal panico.
Durante il periodo elisabettiano la lavanda inizia il suo periodo di gloria nel campo della profumeria: a tutti è noto il più famoso profumo inglese “The Lavender”. All’epoca, inoltre, le dame cucivano sacchetti contenenti fiori di lavanda all’interno delle loro sottane ed è da questa usanza che ancora oggi si inseriscono sacchetti di lavanda tra la biancheria. Il beneficio di questo atto non sta solo nel lasciare un gradevole aroma sui tessuti ma anche per allontanare le tarme.
Arrivando al XX secolo, bisogna ringraziare la lavanda per aver dato spunto a René Maurice Gattefossé, il padre dell’aromaterapia moderna, a iniziare i suoi studi sugli oli essenziali. Nel suo libro “Aromathérapie” del 1937, Gattefossé narra come durante uno dei suoi esperimenti si ustionò gravemente una mano. Sapendo che in medicina la lavanda veniva utilizzata per lenire le scottature e l’infiammazione, immerse immediatamente la mano in un recipiente contenente olio di lavanda che si trovava sul suo banco di lavoro. Rimase così sbalordito e impressionato dai risultati che iniziò ad analizzare altre piante officinali e a studiarne le proprietà terapeutiche.

Esistono tre specie del genere Lavandula, dalle quali è possibile ricavare l’olio essenziale:

  • Pianta Lavanda vera (Lavandula angustifolia Miller, sin. Lavanda officinalis Chaix, Lavanda vera DC).
  • Lavanda spica o spigo ( Lavandula latifolia DC., sin. Lavanda spica DC): ha proprietà analoghe alla Lavanda vera, di cui è considerata un succedaneo, anche se l’olio essenziale ricco di ossidi, si caratterizza per una scarsa attività antimicrobica.
  • Lavandino (L. hybrida Rev., ibrido naturale di Lavanda officinalis x L. spica): in genere si presenta come una pianta più grande rispetto alla Lavanda vera. La resa dell’olio essenziale di lavandino è maggiore rispetto l’olio essenziale di Lavanda officinalis. Ha impieghi analoghi a quelli della Lavanda vera, ma è più penetrante e rubefacente, con profumo più acre.

lavande tipologie

Dalla Lavanda Angustifolia si ottiene l’essenza più pregiata per l’uso officinale.

L’olio essenziale estratto dalla pianta di lavanda esercita un’azione riequilibratrice del sistema nervoso centrale, essendo contemporaneamente tonico e sedativo; calma l’ansia, l’agitazione, il nervosismo; allevia il mal di testa e i disturbi causati dallo stress; aiuta a prendere sonno in caso di insonnia,

Antisettico e antibiotico, rimedio molto valido nel trattamento di tutte le malattie da raffreddamento: influenza, tosse, raffreddore, sinusite, catarro.

Antispasmodico, calma dolori e spasmi addominali e può dare beneficio in caso di dolori mestruali (è però da evitare in caso di mestruazioni abbondanti).

Antisettico, se diluito nel detergente intimo o in lavande interne, contrasta le affezioni del sistema genito-urinario, come la cistite.

Antinfiammatorio, analgesico, utilizzato in lozioni e oli per massaggi, allevia i dolori causati da strappi muscolari e reumatismi e aiuta nei ristagni linfatici causati dalla presenza di cellulite.

Cicatrizzante, è impiegato sulla pelle, anche la pelle dei bambini, come ottimo rimedio in caso di ustioni, ferite piaghe, apporta sollievo in presenza di punture d’insetti, eritemi solari, irritazioni causate da medusa.

Disturbi infantili è un’ottima essenza per i bambini: coliche, irritabilità, raffreddori, agitazione notturna, possono essere alleviati da un massaggio sulla nuca o sul petto con olio essenziale di lavanda o con qualche goccia dell’essenza messa sul cuscino o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni.

In cosmetica, per le sue proprietà decongestionanti, rinfrescanti e antisettiche, l’Olio Essenziale viene adoperato nella formulazione di prodotti per il trattamento di pelli impure o danneggiate e in caso di capelli grassi o con forfora.

E’ un ottimo rimedio naturale per smagliature, cellulite, e pelle a buccia d’arancia.Aggiungere 20 gocce di olio essenziale di lavanda a 100 ml di olio vegetale puro, ad esempio ad un olio di nocciola spremuto a freddo (un olio base nutriente con proprietà astringenti che ben si adatta a pelli “rilassate” con cellulite e smagliature.

La Lavanda viene sorprendentemente utilizzata anche in cucina, per la preparazione di piatti squisiti: risotti, formaggi, biscotti, confetture, cioccolato e persino il gelato possono essere aromatizzati con i fiori di Lavanda. Non ci credete? Allora non perdetevi l’appuntamento con l’annuale Festa della Lavanda che si tiene ogni anno, nel mese di luglio (periodo di massima fioritura della Lavanda) a Tuscania. Tutto si tinge di blu e viene pervaso dal profumo intenso e inebriante della Lavanda in fiore.

Uso e consigli pratici sull’olio essenziale di lavanda

Diffusione ambientale1 gc di olio essenziale di lavanda per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di essenze o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni per alleviare mal di testa, tensione nervosa, stress, insonnia.

Bagno tonificante: 10 gc nell’acqua della vasca, emulsionare agitando forte l’acquaquindi immergersi per 10 minuti per usufruire dell’azione decongestionante per il sistema muscolare e per dolori reumatici e articolari

Applicazione locale 1 o 2 gocce di olio essenziale di lavanda diluite in un po’ di olio di mandorle dolci, per il massaggio dell’addome dei bambini, in caso di coliche, per alleviare le punture di insetti e piccole ustioni.

Gli oli essenziali non vanno mai usati puri, soprattutto se non si è esperti, ma l’olio essenziale di lavanda costituisce un’eccezione, per cui in alcuni casi può essere anche usato puro con qualche goccia direttamente sulla pelle, in altri casi può essere unito a gel di aloe, o ad un olio vegetale puro.

Punture di insetti

In caso di punture di insetti ad esempio è possibile tamponare delicatamente la parte con qualche goccia di olio essenziale di lavanda. Piccole ustioni, abrasioni, tagli e graffi

L’olio essenziale di lavanda- puro o diluito ad esempio in un gel di aloe, 10 gocce in 10 ml di gel – è estremamente efficace contro piccole ustioni da sole e da fuoco. Le sue proprietà lenitive, cicatrizzanti e rinfrescanti permettono di rigenerare e decongestionare sia una pelle scottata dal sole che una piccola ustione da fuoco, quelle antisettiche inoltre impediscono possibili infezioni batteriche. Questo preparato può essere impiegato con successo anche su lievi tagli o graffi.

Lozione doposole

Una efficace lozione doposole spray si può ottenere aggiungendo 20 gocce di olio essenziale puro di lavanda a 200 ml di acqua minerale naturale da versare in un contenitore spray e conservare in frigo. Agitare prima dell’uso e vaporizzare sulle gambe dopo l’esposizione al sole, l’operazione può essere ripetuta più volte a intervalli tonificare e rinfrescare la pelle. Un consiglio: il prodotto può anche essere preparato con due o tre cucchiaini di bicarbonato sui quali saranno versate e gocce di olio essenziale prima di essere messi nell’acqua. Dopo aver mescolato a lungo l’acqua dovrà essere filtrata con un panno di cotone. Il preparato avrà una diluizione migliore e si conserverà più a lungo.

lavanda

Da non trascurare l’effetto benefico combinato di aromaterapia e cromoterapia: oltre ai benefici del profumo di lavanda anche il suo colore è ha ottime proprietà benefiche per i nostri occhi e la nostra mente: un mazzo di fiori di lavanda oltre a profumare sarà una gradevole macchia di colore nella nostra casa, cosi come una tovaglia o una tenda color lavanda ci rilasseranno al solo sguardo.

Per avere ulteriori informazioni e curiosità, ti aspettiamo in Parafarmacia Dante Riccione o al numero 0541/647104!

A presto!